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LA RICERCA PSICOANALITICA
D'ORAZIO LELLI
FORMAZIONE E RICERCA PSICOANALITICA
SCUOLA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA
Via Poggi 1 Milano
Corso Saffi 1 b Genova
ALCUNE RIFLESSIONI SUL NOSTRO GRUPPO SCIAME CHE ABBIAMO COSTRUITO NELL'AMBITO DI VENTI ANNI DI FORMAZIONE PSICOANALITICA
Giovanni D'Orazio (*)
Alcuni anni fa andai a Todi a trovare Piero D'Orazio cugino di mio padre, che era stato con mio padre come un fratello nei loro anni giovanili. E' stato un maestro della pittura astratta nei secondi anni del Novecento. Ero seduto al tavolo della sua cucina a pochi passi da lui quando iniziò a raccontarmi una storia familiare della quale ero stato spettatore. Il suo racconto era fantastico, pieno di piccoli quadretti di episodi e si svolgeva come se lui avesse una telecamera che passava tra i personaggi e le loro storie inquadrando alcuni particolari ed escludendo tanti altri dalla visione che mi riportava. Ascoltavo affascinato questo incredibile quadro pittorico che mi ricordava per associazione le tele trasfiguranti di Modigliani. L'episodio che conoscevo mi appariva però completamente nuovo e pieno di sfaccettature che non avevo considerato. Dentro di me, pur accettando la sua mirabile interpretazione descrittiva, rimanevo convinto della mia personale visione. L'interpretazione di Piero non scalfiva la mia, ma si accostava alla mia come un libro si accosta ad un altro nella libreria. Ero ammirato di come lo stesso episodio potesse vivere diversamente in due distinte persone. Non cercai un'integrazione che mi pareva stupida più che inopportuna, ne' una stupida verità che nel nostro rapporto non avrebbe avuto senso. Eravamo due distinte persone che avevano concepito la stessa storia in maniera diversa. E dentro di me ho rispettato, oltre che ammirato, questa differenza e distinzione. Non gli dissi nulla, lo ammirai solamente come facevo con i suoi quadri, forse lo invidiavi, ma certamente mi tenni dentro la mia personale interpretazione. Allora ho pensato che ognuno di noi percepisca aspetti diversi della stessa realtà. Mi sono spesso domandato come mai questo avvenga. Una risposta mi si è insinuata lentamente nella mente vedendo ormai migliaia di coppie in terapia ed ho pensato che ognuno di noi abbia delle tracce emotive interne derivanti dai ricordi significativi del passato, cioè una serie di copioni relazionali emotivi che risuonano nel contatto emotivo con le persone che incontriamo. Questi copioni di relazioni emotive possono coincidere con i copioni della persona con cui entriamo in contatto emotivamente. Entrano in risonanza e ci permettono di comprendere emotivamente l'altro, cioè troviamo dentro di noi la conoscenza emotiva dell'altro e così possiamo sentirlo come se lo avessimo dentro. In effetti lo abbiamo dentro. Ed il tutto si svolge come descritto nei neuroni a specchio. Quindi di fronte allo stesso fenomeno possiamo avere una comprensione emotiva diversa. Quando lavoriamo nel nostro gruppo che ormai funziona autonomamente come un gruppo di uccelli o di api che si muovono nell'aria, ecco quando lavoriamo nel nostro gruppo, sfruttiamo questa differente risonanza di ogni membro del gruppo rispetto alla stessa storia che uno del gruppo racconta. E così costruiamo un prisma fatto di tante facce orientate l'una diversamente dall'altra che riflettono la luce in maniera differente l'una dall'altra. Tuttavia nel nostro gruppo-sciame c'è un altro fenomeno che si integra a quello di prima ed è la circolarità del riflesso. Questo significa che la percezione che un membro del gruppo propone rimbalza sulla percezione di tutti gli altri del gruppo ed ognuno di loro risponde a tale rimbalzo con unapropria personale e distinta percezione. Quindi il prisma non riflette solo la luce all'esterno, ma contemporaneamente lo fa all'interno. Si ha quindi un risultato come quello del coro nelle tragedie greche, un risultato corale che avvolge la nostra storia e svela qualche cosa che è superiore alla riflessione del singolo o alla stessa supervisione binaria. In tal caso il gruppo diventa la struttura di ricerca che può portare la conoscenza verso nuovi confini , anche se possono essere relativi. Questo gruppo mette in comunicazione le percezioni individuali e le trasforma in percezioni più complesse e superiori a quelle individuali.
Milano, 9 agosto 2022
(*) dott. Giovanni D'Orazio, medico Psichiatra Psicoterapeuta Psicoanalitico Criminologo Clinico
cofondatore e condirettore della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica della Coppia e della Famiglia con sedi a Milano ed a Genova accreditata dal Ministero della Salute come Provider Nazionale ECM n. 469
Gli attuali componenti del gruppo:
dott. Giovanni D'Orazio, psichiatra psicoterapeuta, Milano e Genova
dott.ssa Elisabetta Lelli, neuropsichiatra infantile psicoterapeuta, Milano e Genova
dott.ssa Marina Biffino, psicologa psicoterapeuta, Genova
dott.ssa Paola Bottai, neuropsichiatra infantile psicoterapeuta, Livorno
dott.ssa Giovanna Capolongo, psicologa psicoterapeuta, Milano
dott.ssa Clelia Chinni, psichiatra psicoterapeuta, Parma
dott. Renato Ferrera, psicologo psicoterapeuta, Torino
dott.ssa Tatiana Galeazzi, neuropsichiatra psicoterapeuta, Pavia
dott.ssa Antonella Gallina, psicologa psicoterapeuta, Milano
dott.ssa Silvia Garavelli, psicologa psicoterapeuta, Abbiategrasso (Milano)
dott.ssa Mariassunta Grolla, psicologa, Busto Arsizio (Varese)
dott. Piero Lavarino, psicologo psicoterapeuta, Asti e Torino
dott. Gabriele Lenti, psicologo psicoterapeuta, Genova
dott.ssa Violetta Morelli, psicologa e psicoterapeuta, Empoli (Firenze)
dott.ssa Gaetana Negri, neuropsichiatra infantile psicoterapeuta, Pavia
dott.ssa Manuela Papetti, pediatra psicoterapeuta, Segrate (Milano)
dott.ssa Alessandra Ponzone, psicologa psicoterapeuta, Asti
dott. Tomaso Angelo Siccardi, psicologo, Milano
dott.ssa Michela Struffi, psicologa psicoterapeuta, Genova
dott.ssa Marina Tomasini, psicologa psicoterapeuta, Legnano (Milano)
pubblicato su www.doraziolelliscuolapsicoterapia.org
Tutte le pagine Copyright (c) Giovanni D'Orazio ed Elisabetta Lelli 2022
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