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D'ORAZIO LELLI
FORMAZIONE E RICERCA PSICOANALITICA
SCUOLA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA
"veniamo da lontano ed andiamo lontano"

ANSIA DEL CAMBIAMENTO: ALCUNE CONSIDERAZIONI
Giovanni D'Orazio (*)
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Molte volte in particolari momenti, sia quotidiani che di vita, veniamo assaliti da una forte ansia. Spesso questa ansia coincide con la decisione di affrontare un nuovo percorso al posto di uno vecchio più volte calpestato. Questo percorso nuovo ci attrae, ma ci spaventa anche perché, mentre nel vecchio sapevamo dove erano le buche, in quello nuovo non sappiamo dove possano essere e quindi lo affrontiamo perdendo la capacità di prevedere ed evitare possibili imprevisti. Quindi il nuovo ci attrae, ma ci dà anche incertezza. L'ansia in questo caso diventa il segnale di un possibile pericolo. In effetti il vero pericolo è dentro di noi, è nel nostro desiderio di cambiare, di lasciare una pratica antica e collaudata, ma ormai anche dannosa per una prospettiva di maggior benessere. Noi sappiamo che il nostro sviluppo cognitivo può essere più avanzato del nostro sviluppo emotivo. I due campi spesso procedono con velocità diverse. Quindi una decisione, in tal caso la decisione di affrontare una strada nuova al posto di una vecchia, può apparirci cognitivanente appropriata e possibile, ma può succedere che, nel momento in cui cerchiamo di metterla in pratica, sviluppi una certa ansia, a volte inconscia, di fronte alla quale ci percepiamo emotivamente impreparati a sostenere ed a sopportare quella ansia di pericolo. Questa impreparazione può derivare dal fatto che non abbiamo costruito adeguatamente dentro di noi quella che mi verrebbe ora di chiamare "una adeguata stabilità emotiva". Questa "adeguata stabilità emotiva" mi porta alla mente il processo di separazione dalla madre che il bambino intorno ai tre anni riesce a fare per aver costruito dentro di sé una rappresentazione stabile della madre che gli permette di stare tranquillo alcune ore senza la presenza fisica della madre. Questa stabilità emotiva si costruisce soprattutto attraverso le frustrazioni che l'individuo nella sua crescita ha dovuto affrontare. E' una specie di soglia di sopportazione dell'ansia che gli permette di affrontare, senza tornare indietro, il desiderio del cambiamento. Spesso la terapia consiste nel sostenere il paziente nei momenti in cui attraversa ed affronta l'ansia del cambiamento della sua postura di fronte al cambiamento. E' chiaro che il lavoro del paziente è quello di modificare il suo modo di affrontare le difficoltà che la vita gli pone durante il suo percorso di sviluppo. A tale proposito mi viene in mente una persona, che ora non c'è più, con la quale ho avuto una intensa relazione durante la mia e la sua vita. Questa persona era capace di folgoranti intuizioni intellettive che derivavano da una notevole capacità cognitiva ma non era in grado di metterle in pratica perché il suo sviluppo emotivo era molto distante dal suo sviluppo cognitivo. Quando provava a metterle in pratica era evidente che l'ansia non era supportata da quella che chiamo " la sua adeguata stabilità emotiva", cioè gli sembrava che tutto franasse dentro di lui come un pavimento che non riusciva a reggere il peso della sua scelta.

Milano,1 luglio 2023

(*) dott. Giovanni D'Orazio, medico Psichiatra Psicoterapeuta Psicoanalitico Criminologo Clinico
cofondatore e condirettore della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica della Coppia e della Famiglia con sedi a Milano ed a Genova accreditata dal Ministero della Salute come Provider Nazionale ECM n. 469

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